
SAN PIETRO VERNOTICO – Sono 24 le persone finite in manette nell’operazione “Cocktail” inerente al narcotraffico, estorsioni ed armi. Tre di queste sono di San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi. Il blitz è stato eseguito questa mattina dai Carabinieri di Foggia, congiuntamente alla Guardia di Finanzia, diretti dalla DDA di Bari. Coinvolto anche un Carabinieri che lavora a Melfi, che è stato interdetto.
Gli arrestati sono gran parte di Cerignola, un albanese ma residente nel foggiano, un noto pregiudicato di Terlizzi, oltre a tre sanpietrini: Cosimo Candita, 57 anni; Massimiliano De Marco, 52 anni; e Daniele Leuzzi di 49 anni. Tutti sono accusati di associazione dedita al traffico e alla vendita di sostanze stupefacenti (cocaina, marjuana e hashish), detenzione e porto in luogo pubblico di armi da sparo, sia comuni che da guerra, anche clandestine, estorsione, ricettazione e tentato omicidio aggravato. Massimiliano De Marco è accusato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio e ricettazione. Candita e Leuzzi di spaccio in concorso. Sequestrati, invece, oltre cinque milioni di euro, tra mobili ed immobili, riconducibili agli indagati.
L’odierna indagine è una costola dell’operazione antimafia “Decima Azione” scattata nel dicembre 2018, contro i tre sodalizi della cosiddetta Società foggiana, ovvero la mafia attiva a Foggia e in provincia. Le indagini hanno permesso di sventare un assalto ad un caveau della società “Loomis International AG”, con sede in Svizzera, ed hanno portato a due operazioni denominate “Ocean eleven” e “Ocean Twelve” che consentirono la cattura di tutti i responsabili, 18 persone, del tentato furto aggravato. I Militari dell’Arma hanno accertato il ruolo egemone dei cerignolani nel traffico di sostanze stupefacenti ed i collegamenti con la criminalità organizzata foggiana. Inoltre, è stata rilevata la presenza di tre associazioni dedite al traffico e allo spaccio di stupefacenti con base operativa e logistica a Cerignola ed in affari tra loro. Gli investigatori hanno anche indagato per tentato omicidio uno dei presunti responsabili di una violenta aggressione nei confronti di un cerignolano, al culmine di una lite scaturita per la circolazione stradale. All’epoca dei fatti, la vittima, pur riportando ferite gravi non denunciò per il timore di ritorsioni.
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