
CALIMERA – Arriva una svolta decisiva nelle indagini sul tentato omicidio avvenuto il 2 ottobre scorso a Calimera, ai danni del 56enne Giovanni Doria, raggiunto in strada da quattro colpi di pistola all’addome e alle gambe.
Nelle scorse ore i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto operativo di Lecce hanno notificato la misura cautelare di custodia in carcere a Antonio Sebastien Dell’Anna, 30enne di Merine già ristretto a Borgo San Nicola per precedenti condanne.
Dell’Anna era stato oggetto di controllo da parte dei militari l’8 novembre scorso: fermato nella zona industriale di Surbo, aveva con sé una pistola e un caricatore pieno e un telefono cellulare con all’interno una sim intestata ad un cittadino polacco. L’arma e la scheda in questione, al margine delle indagini e dell’esame balistico, sono risultate entrambe collegate al luogo del tentato omicidio.
Prima ancora che gli approfondimenti rivelassero questo, il 30enne quella sera stessa era stato accompagnato in carcere: oltre che detenere un’arma, era risultato evaso da Borgo San Nicola poiché, usufruendo di un periodo cosidetto di “licenza” a giugno, non aveva più fatto ritorno in carcere.
Per risalire al 30enne fondamentali si sono rivelate le testimonianze di chi il 2 ottobre aveva assistito all’agguato, così come le immagini delle telecamere presenti in zona.
Le indagini svolte non hanno documentato alcun rapporto tra la vittima e l’indagato, ma il movente in auge è attualmente ricondotto ad affari di droga tra Calimera e d’intorni: una lotta per la leadership sfociata nel sangue.
DAVIDE PAGLIARO
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