Amministrative brindisi – ancora nulla di fatto nelle coalizioni

BRINDISI – Il fatto più grave che i dirigenti di forze politiche e movimenti non capiscono è che tirare troppo la corda per definire coalizioni e candidati sindaci contribuisce ad allontanare ancora di più i cittadini dalla politica, con conseguenze inimmaginabili sulle scelte che alla fine andranno a compiere.

Centro sinistra, centro destra e terzo polo, invece, continuano a parlarsi in politichese e soprattutto a giocare a carte coperte. Non a caso è proprio questo il linguaggio utilizzato nelle note ufficiali. Si continua a parlare di programmi, pur sapendo che alla fine saranno più o meno tutti uguali e che puntualmente verranno disattesi nel corso del mandato amministrativo.

Basterebbe, invece, condividere una idea di base della città per andare in una direzione o in quella opposta senza le solite scorciatoie che servono solo per giochi di stampo elettoralistico.

Ad oggi, quindi, a meno di due mesi dalle amministrative e soprattutto a meno di un mese dalla presentazione delle liste, nessuno ha certezza di essere candidato o di far parte di una coalizione. E’ il caso, ad esempio, di Brindisi Bene Comune, Europa Verde e Sinistra Italiana che puntano sul sindaco uscente Riccardo Rossi, ma che subiscono il corteggiamento di PD e 5 Stelle per non spaccare il fronte del centro sinistra. In quel caso, Rossi riceverebbe un posto al sole differente da quello di primo cittadino e quindi si spianerebbe la strada ad un candidato penta stellato. E la scelta, in questo caso, è tra l’avvocato Roberto Fusco ed il preside Salvatore Giuliano, candidati – nelle ultime elezioni politiche – rispettivamente al Senato ed alla Camera con un buon successo in termini di voti.

Sul fronte del centro destra, invece, Fratelli d’Italia ha superato le divisioni interne e adesso punta con decisione su Pietro Guadalupi, con il probabile sostegno del Movimento Regione Salento, della Lega e dei centristi, ma con Forza Italia e Idea ancora schierati in favore dell’ex sindaco Pino Marchionna.

E’ evidente, a questo punto, che la sintesi sarà trovata a Roma direttamente dai leader del centro destra. La speranza di tanti elettori moderati, però, è che alla fine non si ripieghi sul solito candidato della società civile che in un mese e mezzo nessuno riuscirà a far conoscere ai cittadini e magari con esperienza pari a zero in campo amministrativo.

Mimmo Consales

 

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