
LECCE/TARANTO – La donna è stata trasferita da poco dal carcere di Lecce a quello di Taranto. Ed è qui che avrebbe prima aggredito una agente della Polizia penitenziaria e poi tentato il suicidio.
Il racconto, con l’ennesima denuncia, arriva dal SAPPE, sindacato di Polizia Penitenziaria:
“Ancora un week end di violenza ai danni di poliziotti penitenziari che sono stati poi costretti alle cure del pronto soccorso -scrive il segretario nazionale Pilagatti- Il primo avvenuto presso il reparto femminile, dove una detenuta con problemi psichiatrici da poco trasferita dal carcere di Lecce, senza alcun motivo ha aggredito una poliziotta, e dopo un po’ ha posto in essere un tentativo di suicidio , fortunatamente sventato grazie al personale in servizio.
Sempre nella stessa giornata un giovane detenuto di origini siciliane, da poco giunto dal carcere di Melfi e sottoposto a vigilanza particolare poiché resosi responsabile di numerosi episodi di violenza, attirava l’attenzione del poliziotto di servizio colpendolo con un pugno.
A questo punto il SAPPE si chiede cosa debba ancora accadere nel penitenziario del capoluogo Ionico prima che i vertici dell’amministrazione penitenziaria intervengano”.
La stessa domanda che i sindacati si pongono per il carcere leccese, sovraffollato, di Borgo San Nicola.
“Una situazione -continua il segretario nazionale- vissuta molto male anche dai tantissimi detenuti che vorrebbero scontare la pena in santa pace, ma che non possono poiché sottomessi alla violenza e prepotenza di una folta frangia di persone che hanno capito quanto sia debole in questo momento l’argine posto dai pochi poliziotti a difesa dei diritti degli altri detenuti e della legalità”.
Lascia un commento