Mense scolastiche a Bari, ricorso della Ladisa

“Commissione inadeguata”: è quello che contesta la ditta Ladisa nella gara per l’affidamento del servizio di mensa scolastica a Bari. Presentato un ricorso e segnalato anche un incontro inopportuno fra la responsabile unica del procedimento di gara e l’azienda prima classificata nella graduatoria provvisoria. 
Ombre sulla regolarità della procedura pubblica per l’affidamento del servizio di ristorazione scolastica a Bari. Al bando hanno partecipato tre aziende, tra cui la Ladisa Ristorazione ed il raggruppamento temporaneo d’imprese con capofila la cooperativa Solidarietà e Lavoro del gruppo La Cascina, risultata prima nella graduatoria provvisoria. Graduatoria però contestata dalla Ladisa, che ha presentato ricorso chiedendo l’annullamento in autotutela “per manifesta inadeguatezza delle competenze dei componenti la Commissione”.
Nell’istanza viene riassunto l’iter della gara, a partire dalla seduta del 26 ottobre scorso in cui fu esaminata l’offerta tecnico qualitativa. In particolare, si fa riferimento alla sezione dedicata all’analisi e alla mappatura dei luoghi, che la Commissione di gara non ha esaminato perché – secondo quanto sostiene il Comune di Bari – “non costituenti allegati di gara”. Ma proprio a questa sezione la Ladisa aveva riservato particolare cura, e l’esclusione decisa dalla Commissione di gara le è costata la perdita di 10 punti, che ha consentito il “sorpasso” della ditta concorrente nella graduatoria provvisoria.
Nel ricorso viene anche contestato l’incontro avvenuto il 31 gennaio scorso tra la responsabile unica della procedura di gara ed il vertice della cooperativa Solidarietà e Lavoro. Un’anomalia che la Ladisa ha segnalato formalmente e che la rup ha spiegato come “incontro interlocutorio, tenutosi su espressa richiesta della parte”. Un incontro che – obietta la Ladisa – non aveva ragione di esistere in una fase della procedura nella quale la ditta in questione è “prima graduata in una procedura di evidenza pubblica”.

 

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