“Svendiamo tutto perchè il nonno è morto”: allarme truffa agli anziani

SURBO – Vendono porta a porta o fermano per strada anziani con l’obiettivo di smerciare biancheria per la casa, probabilmente di scarso livello, spacciandosi per le proprietarie del “Bottegone”, noto negozio di Surbo di arredo tessile e non solo.

È questo il fenomeno che, da circa un mese, miete anziane “vittime” non solo nel comune di Surbo, ma anche nelle vicine Trepuzzi, Campi Salentina, Novoli e Squinzano.

Ma l’aggravarsi della situazione è dovuto alle manipolazioni psicologiche che chi si imbatte nelle truffatrici è costretto a subire: “Ciao signora mia, da quanto tempo, come stai? Come stanno le tue nipotine?” come se fossero vecchie conoscenze delle venditrici, oppure frasi che vanno a colpire la sensibilità dei possibili clienti ” Il nonno è morto e noi ce ne andremo a Roma, per questo stiamo svendendo tutto…”

Una delle donne raggirate ha ammesso di aver acquistato della merce, pur riconoscendo la scarsa qualità dei tessuti, solo per essere “lasciata in pace” dalle venditrici in questione, particolarmente insistenti, e avendo paura che entrassero in casa con cattive intenzioni.

E a tutelare i consumatori è stato anche l’arciprete Don Mattia Murra, che con un post su facebook e un messaggio sui suoi gruppi whatsapp ha scritto: “Stanno girando per le case persone che dicono di raccogliere fondi a nome mio oppure di vendere merce a nome de “il Bottegone”. Non è assolutamente vero!
Non aprite e denunciate ai carabinieri. Avvisate gli anziani soli”.

Un doppio obiettivo, dunque: non solo vendere lenzuola ma anche raccogliere “fondi” destinati a presunte attività legate alla Chiesa. La situazione è già sotto la lente dei carabinieri della locale stazione, ai quali sono arrivate diverse segnalazioni.

Francesca Spinetta

 

 

 

 

 

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