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Tante aspettative per la gestione commissariale dell’Asl di Brindisi

BRINDISI – Non c’è pace nella sanità pubblica in provincia di Brindisi. La vicenda legata alle dimissioni dell’ormai ex direttore generale Flavio Roseto si è conclusa con il definitivo abbandono del manager e con la conseguente decisione della giunta regionale di nominare commissario il prof. Giovanni Gorgoni, distogliendolo almeno in parte dai gravi problemi che affronta quotidianamente l’ARES.
Difficile stabilire cosa potrà fare e di quale dei tanti problemi potrà occuparsi il professionista scelto dall’esecutivo regionale per recarsi al capezzale della sanità brindisina. Sta di fatto che la situazione di questa provincia è la più esplosiva della Puglia, a tal punto da essere entrata anche nel mirino della magistratura per presunti episodi di malasanità.
La vera chiave di lettura è che le responsabilità difficilmente potranno essere individuate nei medici e negli infermieri in servizi negli ospedali brindisini. E probabilmente non hanno grandi colpe neanche coloro che negli ultimi tempi si sono avvicendati alla guida dell’Asl, visto che le carenze della sanità pubblica di questa provincia sono le più evidenti della Puglia per una chiara volontà politica. Del resto, i posti-letto sono sottostimati rispetto alle esigenze di cura dei cittadini e per giunta non sono neanche mai stati completati e di conseguenza neanche gli organici.
Oggi, pertanto, si è alle prese con liste di attesa inaccettabili, con tempi lunghissimi per poter usufruire delle cure dei sanitari dei pronto soccorso, con medici che scappano via dai propri posti di lavoro diretti verso ospedali e cliniche più allettanti e – non ultimo – di interventi di edilizia sanitaria che vanno avanti da anni ed anni senza mai vedere la fine. Il quadro generale, pertanto, è a dir poco sconfortante e proprio per questo l’ex direttore Roseto aveva dichiarato lo stato di emergenza, sia pure osteggiato dai sindacati dei medici e dallo stesso ordine professionale.
Adesso, pertanto, non resta altro da fare che sperare che il prof. Gorgoni, con i poteri commissariali, attui interventi radicali per rimettere in marcia la sanità brindisina prima di giungere a livelli di non ritorno, come purtroppo sono in tanti a temere.
La politica locale, insieme agli amministratori dei venti comuni del Brindisino, dovrà fare di tutto perché si registri qualche miglioramento, a beneficio di cittadini che vivono una spiacevole condizione di impotenza nel momento in cui sono costretti a fare ricorso alle strutture sanitarie pubbliche.

Mimmo Consales

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