
NARDO’- Un moto distrutta, le lamiere contorte di un furgone, e un casco a terra a diversi metri di distanza. Quello che resta di una tragedia che si è consumata sulla strada che collega Nardò ad Avetrana. Una frenata sull’asfalto è il tentativo disperato di evitare un impatto che si è rivelato fatale per un 35enne originario di Novoli ma da tempo residente a Nardò dove viveva con la famiglia, una moglie, una figlia di dieci anni e un figlio di poco meno di un anno. Marco Vetrugno non ha avuto il tempo di evitare l’impatto violentissimo tra la sua potente moto, una Yamaha fz6 e una Fiat Qubo. I segni dell’impatto sono evidenti e raccontano con drammaticità quei momenti. Vetrugno viaggiava in direzione Avetrana quando all’altezza di un incrocio che conduce in contrada Agnano da un lato e da un ex colorificio dall’altro, si sarebbe visto il mezzo che proveniva nel senso opposto, impegnare la sua corsia nell’effettuare una svolta a sinistra. La moto avrebbe centrato la parte anteriore del mezzo all’altezza della ruota destra, il giovane avrebbe sbattuto violentemente contro il parabrezza tanto da andare in frantumi. Sul posto sono giunti anche i sanitari del 118 che hanno tentato più volte di rianimare il ragazzo ma i tentativi sono purtroppo risultati vani. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto. Questo quanto emerso dai primissimi accertamenti affidati alla polizia locale di Nardò giunta immediatamente sul posto. Se la dinamica è da accertare, è certo invece che si tratta di una tragedia che ha sconvolto due comunità, Novoli paese di origine del 35enne e Nardò città in cui viveva il giovane che era conosciuto per la sua passione per le due ruote.
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