Baroni: “Non dobbiamo sentirci gratificati”

Marco Baroni, 59 anni, allenatore del Lecce

LECCE – Gli effetti della vittoria contro l’Atalanta sono ormai sfumati. Almeno nel gruppo squadra ormai con la testa al Sassuolo avversario sabato sera al Via del Mare (ore 20:45). Le due squadre sono distanziate in classifica da tre punti, con i giallorossi avanti.

“Non guardo mai l’avversario e la classifica perché la squadra deve pensare al presente – ha dichiarato Baroni in conferenza stampa -. Sono contento delle prestazioni di alcuni giocatori che sono entrati. Abbiamo ancora qualche ora per pensare alla formazione, devo fare ancora delle valutazioni”.

Intanto nella lista dei convocati ci sono Umtiti, Gonzalez (che ha scontato il turno di squalifica) e Voelkerling che in settimana era stato un po’ frenato da qualche acciacco. “

Quella di Baroni è una squadra costruita con coraggio e seguendo una precisa strategia. “Sono state fatte delle scelte mirate. È stato messo coraggio nella strategia, abbiamo scelto profili giovani e a loro è stato dato il tempo di crescere. Il lavoro e la disponibilità di questi ragazzi hanno fatto la differenza. Senza questa disponibilità non c’è risultato, il raggiungimento dei risultati di squadra passa dalla crescita individuale”. E il merito è anche di Baroni e del suo staff che hanno permesso alla squadra di rendere al meglio. “Io leggo poco, non vi offendete. La qualità e la capacità di un allenatore è quella di staccarsi dalle critiche e dai momenti positivi. Spesso la gratificazione non dà benefici. Il mio compito è quello di incidere forte . Quello che ricordo sempre a questa squadra è che non dobbiamo perdere di vista il nostro percorso in un campionato difficilissimo. Non possiamo perdere di vista il nostro percorso altrimenti può succedere anche noi di perdere punti”.

Tra gli avversari uno dei più temibili è Berardi. “Lo vorresti sempre nella tua squadra e non come avversario. Per noi però è uno stimolo, è uno stimolo per chi dovrà duellarci. All’andata con una giocata da grande campione ruppe l’equilibrio della gara. Noi dovremo giocare di squadra e lo faremo. Il Sassuolo non c’entra nulla con questa classifica e si porta dietro un’identità da anni, ha giocatori forti”.

E sabato sera il Via del Mare offrirà ancora una volta una buona cornice di pubblico. “Quando si lavora in un territorio così bisogna conoscerne la storia, la natura di questa gente che ci osserva , che fa sacrifici, che si sposta per sostenerci. Questa è una terra bellissima, in qualunque stagione. Per quanto mi riguarda non fa altro che aumentare il senso di responsabilità, ma questi concetti sono stati assorbiti da un gruppo che sia pur giovane è molto maturo e partecipativo”.

 

 

 

 

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