Trasporto ferroviario e transizione ecologica, Legambiente: “Puglia in ritardo”

PUGLIA – E ancora troppo lenta la transizione ecologica del settore dei trasporti nel nostro Paese. E’ la fotografia scattata da Pendolaria 2023, il rapporto annuale di Legambiente sul trasporto ferroviario in Italia. “E il divario tra Nord e Sud è insostenibile”. La Puglia conta un totale di 1.542 km di rete ferroviaria di cui 929km a binario doppio e 613km a binario semplice (il 39,7%). Sono invece 881 i km elettrificati e 661km non elettrificati (il 42,8%). Sui sistemi di sicurezza sono 699,5 i km con sistema SCMT e 133,7 con sistema SSC.

“Il processo di riconversione dei trasporti in Italia è fondamentale. – dichiara Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia – Lo è se vogliamo rispettare gli obiettivi del Green Deal europeo, del taglio delle emissioni del 55% entro il 2030 e del loro azzeramento entro il 2050, visto che il settore è responsabile di oltre un quarto delle emissioni climalteranti italiane che, in valore assoluto, sono addirittura cresciute rispetto al 1990. In questo scenario la Puglia deve fare passi coraggiosi”

In Puglia crolla il numero di viaggiatori rispetto al periodo pre pandemico, con un -65,1% passati da più di 150mila viaggiatori al giorno nel 2019 a poco più di 50mila nel 2021. Altro indicatore è quello del numero di corse che in Puglia si attesta a 889, posizionandosi a metà classifica in Italia tra la prima, la Lombardia, con 2173 corse e il Molise con sole 28 corse. Per quanto riguarda invece l’età media del parco treni circolante. In Italia la media è di 15,3 anni e la Puglia si attesta su quel dato con una flotta di 15,5 anni di anzianità, su un totale di 170 treni e il 43,4% dei treni con più di 15 anni.

 

 

 

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