CronacaEvidenza

NAS negli studi medici: carenze in 12 su 44 controllati

LECCE – Carenze strutturali o tecnologiche. In provincia di Lecce sono perlopiù queste le irregolarità riscontrate dai carabinieri del NAS negli studi di medici di famiglia e pediatri convenzionati, nell’ambito dei controlli a tappeto effettuati in tutta Italia di concerto con il Ministero della Salute .

Il risultato è che in 12 dei 44 studi ispezionati sono state registrate mancanze, soprattutto dal punto di vista tecnologico, ovvero la mancanza, in alcuni casi, o la non adeguatezza dei frigoriferi per la corretta conservazione a temperatura controllata di vaccini o farmaci. Servono particolari termometri e anche dispositivi d’allarme che avvisino in caso di malfunzionamento, perché non si alterino le caratteristiche dei farmaci o dei vaccini in questione.

Dal punto di vista strutturale, sono stati segnalati casi in cui la sala d’attesa non era adeguata o mancava di servizi igienici per gli utenti.

I carabinieri del NAS hanno segnalato le carenze al Dipartimento di Prevenzione.

A livello nazionale, sono stati ispezionati complessivamente 1.838 studi di Medici di Medicina Generale e pediatri convenzionati: 251 di questi, pari a circa il 14 per cento, hanno evidenziato non conformità. Le più frequenti hanno riguardato carenze igienico/strutturali degli ambienti destinati alle visite, come la presenza di attrezzature non idonee all’uso medico, impiego di locali diversi da quelli dichiarati o privi di sufficiente areazione. In generale. sebbene la maggioranza degli studi controllati abbia offerto una corretta erogazione dei servizi ai propri assistiti, gli accertamenti dei NAS hanno consentito di far emergere alcune situazioni illecite che hanno determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di 51 figure mediche e amministrative. Tra queste, 3 medici sono stati denunciati poiché ritenuti responsabili di aver falsamente attestato all’Azienda Sanitaria Territoriale l’esecuzione di visite e prestazioni domiciliari o in case di riposo nei riguardi dei propri mutuati, risultati nella realtà mai svolti, ricevendo indebitamente il rimborso delle prestazioni dichiarate.

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