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“Reintegrateci in Sanitaservice” protestano gli OSS precari

LECCE – Assunti in Asl per affrontare la pandemia, nel luglio del 2022 sono stati mandati a casa in attesa di essere reintegrati con la procedura di interpello.

A nulla è valso l’accordo siglato con i sindacati e il direttore generale ASL, dove le parti si impegnavano, gli uni a ritirare lo sciopero e il direttore a garantire l’assunzione entro sei mesi. Questa procedura era stata promessa dal direttore generale dell’ASL nel settembre del 2022 in un accordo sindacale.

Per queste ragioni la protesta davanti alla Prefettura di Lecce da parte di alcuni precari assunti come OSS che oggi chiedono il reintegro all’interno di Sanitaservice.

“Assunti in Asl come OSS per affrontare la pandemia. Il 18 aprile mandati a casa e sostituiti dagli idonei, non vincitori della graduatoria di Foggia”

” Essere idonei di un concorso – dicono i sindacati – non vuol dire spazzare tre anni di sacrifici e di formazione professionale acquisita direttamente nei reparti covid nonostante queste persone abbiano conseguito un attestato di formazione di 1000 ore bandito dalla regione Puglia nonostante una sentenza di Stato sancisca che il precario prevale sull’ idoneo”.

 

Alessandro Baffa

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