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Edilizia in Puglia: chiudono 332 imprese

PUGLIA – Se da una parte l’Unione europea fa passi in avanti sulle “case ecologiche” , dall’altra le aziende edili chiudono. Dopo un periodo per loro florido, dovuto al superbonus, le imprese stanno attraversano un periodo buio.

Cantieri quasi ovunque fermi e mercato dei crediti congelato anche in Puglia, la fotografia non è per nulla confortante e viene fuori da una stima fornita dal data analyst Davide Stasi. Il superbonus ha ormai rallentato la sua corsa, anche in virtù del nuovo decreto legge che di fatto blocca tutte le cessioni di bonus fiscali, fanno eccezione ovviamente gli interventi già avviati.

Regioni, Province, Comuni e altri enti della pubblica amministrazione hanno visto bloccare l’acquisto di crediti. Di riflesso, nel mese di gennaio, sono state 332 le attività che hanno chiuso i battenti. Un trend negativo: solo 140 aperture a fronte di 472 chiusure. Nel frattempo, l’unione Europea attraverso la direttiva «Energy performance of buildings directive» fa passi in avanti e punta a ridurre le emissioni degli edifici entro 20 anni.

In particolare, si punta alla costruzione di edifici a zero emissioni dal 2028, dal 2026 nel caso di edifici pubblici; la dotazione di tecnologie solari per tutti i nuovi edifici, non solo ma altre normative sono previste riguardo nuovi edifici e ammodernamenti. Tali provvedimenti non sono ancora definitivi e l’approvazione degli stessi dovrebbe arrivare entro l’estate.

Francesca Spinetta

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