Venerdì 17: quanto siamo superstiziosi?

LECCE – Venerdì 17… se per qualcuno è un giorno come un altro, per altri, i più superstiziosi, rappresenta il giorno più sfortunato del calendario.

Ma com’è nata questa credenza popolare?

Il numero 17 abbinato al giorno venerdì, è ritenuto una combinazione particolarmente sfortunata in Italia e altri paesi di origine greco-latina.

Tutto ha inizio nell’antica Roma, dove invertendo l’ordine delle cifre del numero romano 17, «XVII», si può leggere «VIXI», tradotto dal latino “ho vissuto”, che può essere interpretato come «La mia vita è finita».

Nell’Antico Testamento della Bibbia, si dice che il grande diluvio avvenne proprio il 17 del secondo mese. A questo si aggiunge il «Venerdì Santo», il giorno della morte di Gesù.

Ma non in tutto il mondo è condivisa la credenza che proprio il venerdì 17 sia il giorno sventurato. Nei Paesi anglosassoni, per gli americani e gli australiani, per esempio, è il venerdì 13. Nei paesi ispanici e di cultura greca il martedì 13 è considerato il giorno di sfortuna e sventura.

La superstizione comunque per qualcuno ormai sembra superata.

Mariafrancesca Errico

 

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