
LECCE – (t.d.g.) Il Lecce che si prepara ad affrontare la Roma è quasi al completo. Mancheranno i lungodegenti Dermaku e Pongracic. Dovrebbe mancare Maleh. Ma ci sarà quasi certamente Blin. Il francese ha recuperato e si allena regolarmente con i compagni di squadra. Se non ci saranno intoppi il francese sarà regolarmente al suo posto. E non è un posto qualunque. Il giocatore transalpino ha dato equilibrio al reparto mediano. I risultati dicono che Blin va a completare le caratteristiche di Hjulmand e Gonzalez. Non solo. Blin è una pedina preziosa pure nella trequarti difensiva. Un elemento, insomma, a cui non si può rinunciare in questo momento.
All’andata non c’era. All’Olimpico giocò Askildsen. Ma il turno di Blin arrivò a metà primo tempo quando l’arbitro Prontera (originario del sud Salento e che domenica sarà assistente al Var) espulse Hjulmand.
Blin ha convinto Baroni e ha superato nella gerarchia dei centrocampisti i compagni squadra, tanto che la linea mediana è ormai quasi sempre composta da Hjulmand, ai cui lati giocano Blin, appunto, e Gonzalez. Ci sono buone possibilità di vederli tutti e tre in campo sabato pomeriggio contro la Roma.
Un Lecce diverso rispetto alla sfida di ottobre giocata nella capitale. Perché in quel Lecce non c’erano ancora i protagonisti di oggi. Per Umtiti, ad esempio, fu l’esordio in giallorosso. Un calciatore che è diventato un perno della difesa, ma su questo non vi era alcun dubbio vista la cifra tecnica dell’ex Barcellona.
Sempre in difesa, oltre a Baschirotto, mai sostituito, è cresciuto Gendrey, ed è salito alla ribalta Gallo, consapevole delle proprie qualità e svuotato (merito di Baroni) di inutili pesi o sudditanze mentali.
In attacco è salito sulla scena Colombo, ad affiancare Strefezza (in gol all’andata) e soprattutto Di Francesco. L’ex Empoli ha trovato finalmente la condizione migliore e si è inserito ormai benissimo negli schemi di Baroni e rappresenta quel surplus di tecnica e qualità necessari in Serie A.
È un Lecce che affronterà la Roma con una quantità di energia e, soprattutto convinzioni, superiore rispetto alla sfida di andata. Una Roma, che seppur non al completo, merita il massimo rispetto. In trasferta ha perso solo due volte (di recente a Napoli), una squadra che bada al sodo e che a Lecce dovrà ancora rinunciare ai suoi tifosi. E dovrà invece subire la spinta di un Via del Mare tutto esaurito.
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