
TARANTO – “Ci siamo trovati in mezzo all’inferno”. Una frase-choc, quella che si legge in un post su facebook del gruppo Vecchio Stile Casarano al quale aderiscono soprattutto i tifosi rossoazzurri della prima ora. Una frase che sintetizza l’agguato – di questo si tratta secondo i diretti interessati – avvenuto vicino Taranto, all’altezza dello svincolo per Brindisi. Sei persone a bordo di un pullmino erano di rientro dalla trasferta di Nocera, in Campania, quando all’improvviso si sono trovati di fronte la strada sbarrata da alcune auto da cui sono spuntate – sempre secondo il racconto fornito dai malcapitati – “catene, mazze di ferro ed ogni oggetto”. Il pullmino è riuscito a sfuggire all’aggressione solo per pura caso e grazie all’0bilità dell’autista, anche se il mezzo sarebbe stato a lungo inseguito dalle altre vetture. Una versione tutta da verificare anche perché al momento non esista alcuna denuncia formale alla Questura di Taranto. Intanto a difesa dei sostneiutori roassoazzurri è scesa in campo la società Casarano Calcio che ha parlato di “aggressione ’aggressione, verificatasi nel corso della serata di domenica, da parte di un gruppo di violenti, ai danni dei sostenitori rossoazzurri, rientrati dalla trasferta di Nocera e divenuti bersaglio di un vile agguato che ha provocato ingenti danni ai mezzi su cui erano a bordo”, esprimendo “vicinanza ai tifosi e la ferma condanna per episodi che evidenziano l’idiozia e l’incomprensibile barbarie di soggetti che fanno della violenza il loro sfogo di disagio nascondendosi dietro le bandiere dello sport e del calcio i cui valori sono infangati da simili personaggi”.
Un episodio deprecabile che impone chiarezza nei minimi dettagli. Indagini sono già state avviate da parte degli agenti della Digos della Questura di Taranto e della Questura di Lecce.
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