
LECCE – Chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati coinvolti nell’inchiesta “Re Artù”, nella quale la Guardia di Finanza aveva portato alla luce gli intrecci e i presunti illeciti tra sanità e politica. Il rinvio a giudizio è stato chiesto dal sostituto procuratore Alessandro Prontera per l’ex senatore Totò Ruggeri, che proprio nella giornata di ieri era tornato in libertà dopo un lungo periodo di domiciliari. Richiesta di rinvio a giudizio anche per Antonio Ermenegildo Renna, commissario straordinario unico dei consorzi di bonifica; per il consigliere regionale Mario Romano, per l’ingegnere Emanuele Maggiulli ex dirigente dell’Ufficio tecnico di Otranto, per il sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli, per Pierpaolo Cariddi, nelle vesti di sindaco di Otranto; per l’ex direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo e suor Margherita Bramato. Stessa provvedimento anche per Luigi Marzano, Vito Caputo, Silvia Palumbo, Michele Antonio Adamo e Graziano Musio. In cinque, invece, hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati in abbreviato: si tratta di Giuliana Lecci, Antonio Specchia, Roberto Aloisio, Luigi Antonio Tolento e Giantommaso Zacheo. Richiesta di patteggiamento invece per Giancarlo Ferilli. Si tornerà in aula il primo marzo.
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