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Chevanton: “In questo momento bisogna essere positivi”

Ernesto Chevanton, amatissimo ex attaccante del Lecce, adesso vice allenatore della squadra Primavera 1 allenata da Coppitelli, che dopo l’ultima vittoria roboante in casa dell’Atalanta per 2 a 4 è in zona playoff, ospite di Piazza Giallorossa, su TeleRama ha parlato prima dei suoi ragazzi e poi della prima squadra:

“Contento perché stanno arrivando i risultati dopo un periodo difficile, dopo le gare con Torino e Cagliari i ragazzi si sono ripresi. Stanno dando l’anima, vittoria dopo vittoria, hanno più fiducia in loro stessi dopo aver battuto Milan e Inter in casa e poi anche a Torino hanno fatto una grande partita così come a Roma e siamo usciti fuori dalla Coppa solo ai rigori; stanno facendo veramente molto bene, speriamo di continuare così. Abbiamo un grande allenatore, molto preparato, da lui sto imparando tanto”.

Sulle due sconfitte consecutive subite dal Lecce di Baroni, Cheva sdrammatizza e dice che può succedere, anche perché non esistono partite scontate, sulla carta ci si aspetta un risultato ma poi in campo può accadere tutto il contrario di tutto:

“Sulla carta dovevamo perdere contro il Napoli, con Lazio e non è successo; è una squadra molto giovane, il campionato è lungo ancora. Ricordo nel 2003 – 2004, ci davano per retrocessi già a Natale e dopo il mercato abbiamo fatto l’impossibile, abbiamo disputato un girone di ritorno da Champions. In questo momento dobbiamo essere calmi e tranquilli. E soprattutto positivi, perché la positività si trasmette, in questo momento dopo queste due partite bisogna esserlo ancora di più.Io sono molto fiducioso, ho visto giocare allo stadio il Lecce, gioca molto bene, ci sono momenti particolari come questo ma non è la fine del mondo, dobbiamo essere positivi”.

Chevanton ha il cuore giallorosso ed ha scelto Lecce per vivere:

“Vorrei ancora giocare e indossare la maglia del Lecce, il mio sogno sarebbe stato quello di finire la mia carriera a Lecce. Adesso però sono contento perché ho la possibilità di stare in questa grande famiglia grazie al presidente e al mio grande direttore Corivno che mi ha scoperto. Sono già tre anni che lavoro nel settore giovanile, cerco di trasmettere ai ragazzi il rispetto per questa maglia; sogno di far crescere i ragazzi per la prima squadra per far diventare sempre più grande questa squadra, questa maglia, questa società, voglio trasmettere soprattutto il rispetto per questa maglia a chi la indossa”.

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