LECCE – Tirano, commossi, un sospiro di sollievo i titolari del noto stabilimento balneare Bahia del Sol di Torre Lapillo, marina di Porto Cesareo.
In mattinata in aula bunker il processo per presunti abusi edilizi risalenti al 2015 si è concluso con una sentenza di assoluzione per loro e per gli altri sette imputati.
Nella precedente udienza il pubblico ministero Paola Guglielmi aveva chiesto l’assoluzione per i funzionari comunali che all’epoca dei fatti firmarono l’autorizzazione paesaggistica e il permesso di costruire, nonché per l’allora direttore dell’ufficio operativo della Soprintendenza di Taranto che rilasciò il parere favorevole. La richiesta di condanna era stata, invece, confermata per gli altri imputati, ossia i titolari della società che gestisce lo stabilimento, i fratelli Maria Stefania e Luca Giuseppe Mangialardo, il titolare della ditta esecutrice dei lavori e il direttore di questi ultimi.
La sentenza emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, con il collegio presieduto da Pietro Baffa, ha assolto tutti: per l’area solarium, la zona parcheggio e le recinzioni contestati, in sostanza, non fu commesso alcun illecito: nessun abuso edilizio o invasione dei terreni, né falsità ideologica o abuso d’ufficio da parte dei responsabili del rilascio dei permessi.
A comporre il collegio difensivo gli avvocati: Pier Luigi Portaluri, Antonio Quinto, Antonio Scalcione,Cosimo D’Agostino Addolorata Flores,Viola Messa, Antonio Romanello, Angelo Vantaggiato,Giuseppe Romano e Giulio De Simone.
E.Fio