
LECCE – Oltre 70 miliardi di euro da spendere entro il 2023 tra Pnrr e Fondi Strutturali. Siamo pronti a rispettare i tempi richiesti dalla Comunità Europea? L’interrogativo lanciato dal presidente Ance di Lecce Valentino Nicolì resta sospeso in aria in attesa di risposte convincenti e rassicuranti.
Le criticità ci sono, ha ammesso oggi il Ministro per il Sud con delega alla Coesione sociale e al Pnrr Raffaele Fitto. Il Governo è al lavoro per cercare di superarle.
Una cosa è certa: il Sud non può permettersi il lusso di perdere questo importante treno. Le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea rappresentano nuova e preziosa linfa da immettere nei vagoni dello sviluppo. Il decreto legge numero 7 7del 2021 prevede che il 40% delle risorse, pari a circa 86,4 miliardi, sia indirizzato proprio alle regioni meridionali. Basterà a ridurre il divario tra Nord e Sud?
“La volontà del governo – ha aggiunto il ministro – è di collaborare con tutti per individuare le soluzioni migliori”. Ma sono i Comuni i primi front office con i quali sarà necessario confrontarsi quotidianamente per comprendere appieno le reali criticità e trovare, di conseguenza, le migliori soluzioni possibili per rimuovere ogni tipo di ostacolo burocratico e accelerare il cambiamento. Altrimenti si rischia di giungere in ritardo all’appuntamento con il Pnrr gettando alle ortiche risorse, attività e professionalità.
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