
BARI – La Guardia di Finanza ha bussato alle porte dell’Arif, l’agenzia degli irrigui e forestali. Su richiesta della Procura di Bari, infatti, si vuole fare chiarezza su recenti, presunte, assunzioni sospette.
La vicenda riguarda la stabilizzazione degli operai ex Sma. La storia si trascina da un decennio perché una platea dei 200 lavoratori, dopo il fallimento della società per la quale furono assunti, fu affidata ad Arif per il servizio di controllo boschivo e antincendio. Dopo molti anni, nel 2017, il Consiglio regionale decise di stabilizzare tutti i lavoratori. Ma i 200 sono diventati 213. Ed è su questo che la Procura vuole fare chiarezza. Perché nell’elenco figurano nomi che, estranei alla platea originaria dei 200 ex Sma, sarebbero in realtà collegati alla politica.
Ci sarebbero assessori del comune di Modugno e di Trepuzzi, figli di ex dipendenti dell’assessorato all’Agricoltura. Insomma, una serie di coincidenze da approfondire per il pm barese, così da capire se, appunto, si tratta solo di combinazioni esenti da qualsiasi ombra oppure una pagina di una nuova parentopoli. La finanza, dunque, ha acquisito documenti e procedure per l’assunzione dei 213 ma anche quelli relativi all’uso dell’auto di servizio del direttore generale dell’agenzia, Francesco Ferraro. Si vedrà.
Intanto, però, un’altra segnalazione arriva su un vecchio bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di personale. Pubblicato in gazzetta ufficiale, non ce n’è traccia sul sito dell’Arif. Una agenzia che non trova pace giacché la Corte dei Conti più volte è intervenuta sulla passata gestione Taurino, aprendo un’inchiesta anche sui 200 ex sma.
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