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New Basket Brindisi festeggia il suo coach e attende D’Angelo Harrison

La grafica dedicata dalla New Basket Brindisi a coach Vitucci, pubblicata sulla pagina FB ufficiale

BRINDISI – Nelle scorse ore Happy Casa Brindisi ha fatto le congratulazioni al suo coach per le 150 presenze sulla panca biancazzurra. Frank Vitucci infatti arrivò a Brindisi nel dicembre del 2017 ed ha scritto pagine importanti della storia di questa gloriosa società di basket.

Adesso tocca a lui anche sbrogliare l’intricata matassa del campionato in corso, dove d’un tratto, a causa di tanti piccoli blackout, la squadra brindisina si è ritrovata a dover pensare a qualcosa che a inizio stagione sembrava lontana, e cioè la zona retrocessione.

Dopo le sconfitte con Varese e Sassari, la New Basket si è ritrovata fuori dalla Final Eight di Coppa Italia, già prima era stata eliminata dalla Fiba Europe Cup e adesso deve guardarsi alle spalle in campionato.

Vitucci deve rivedere completamente la fase difensiva della sua squadra che spesso rimane in balia degli avversari che ci prendono gusto ad andare oltre i 100 punti.

Questo è un problema serio che va risolto; e se non si può risolvere va almeno tenuto sotto controllo.

Intanto la società pensa ad eventuali correttivi, perché potrebbe arrivare dal mercato qualche soluzione per tamponare le falle.

Harrison D’Angelo (foto M. De Virgiliis)

Vero è però che c’è da risolvere anche il problema che riguarda D’Angelo Harrison. Il cestista statunitense classe 93, a maggio dello scorso subì un infortunio molto importante, la rottura del tendine d’Achille. Dopo l’intervento ha iniziato il lungo percorso riabilitativo e la società di contrada Masseriola lo ha curato e coccolato a tal punto che sono state bruciate tutte le tappe del recupero. Ed il perché è presto detto: il 13 dicembre D’Angelo ha sostenuto la visita medica di idoneità sportiva. È stato ritenuto abile e ha ripreso gli allenamenti; poco prima di Natale ha iniziato ad allenarsi in gruppo con la squadra anche nel 5 contro 5. Ovviamente non ha la condizione per giocare una gara intera ma è guarito a tutti gli effetti. Sarebbe potuto scendere sul parquet sia con il Varese in casa che a Sassari ma si è reso indisponibile perché ancora non si sente pronto. Ovviamente è solo una questione mentale, deve mettere da parte la paura per un nuovo infortunio e deve gettare il cuore oltre questo ostacolo. Non è nemmeno da condannare perché sicuramente ha sofferto tanto per guarire, ha lavorato tantissimo e solo lui sa quanto.

Se torna sul parquet, D’Angelo Harrison, può veramente rappresentare quel quid in più che fino a questo momento è mancato alla Stella del Sud.

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