MAGLIE – A suon di botte avrebbe provocato alla moglie, all’epoca dei fatti 19enne, ben due aborti. La prima volta nel 2017, quando la ragazza si preparava a dare alla luce ben tre gemelli. La seconda volta nel 2018, quando aspettava due gemelle, delle quali se ne salvò soltanto una.
Per questi due tremendi episodi, quelli più drammatici di una lunga serie, un 32enne dell’hinterland di Otranto è stato condannato nelle scorse ore a sei anni e due mesi di reclusione, al culmine di un processo con rito abbreviato. Ad infliggere la condanna la giudice per le indagini preliminari Silvia Saracino.
L’uomo, stando alle accuse, avrebbe più volte scatenato la sua furia sulla moglie, accusandola di essere una poco di buono e di intrattenere relazioni extraconiugali.
Anche l’unica figlia sopravvissuta in grembo alle botte avrebbe subito violenza, picchiata quando aveva appena sei mesi.
Difesa dall’avvocato Raffaele Colluto, la vittima -oggi 25enne- ha dichiarato di aver subito minacce e intimidazioni dall’ormai ex marito anche dopo la separazione, ostacolandola – tramite pedinamenti, profili falsi e messaggi intimidatori – mentre tentava di rifarsi una vita.
L’uomo è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali, interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e una provvisionale di 20mila euro ciascuno per ex moglie e figlia, entrambe costituitesi parti civili.