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Nella sanità brindisina 130 posti-letto in meno rispetto al Piano di riordino

BRINDISI -Continua senza esclusione di colpi la battaglia tra Azienda Sanitaria Locale di Brindisi e l’Ordine dei Medici. Oggetto del contendere è la dichiarazione dello stato di emergenza attraverso cui i vertici aziendali possono spostare medici dai reparti nei Pronto Soccorso, pur in assenza dei requisiti richiesti per legge.

Ma la carenza di medici non è il solo problema sottolineato dall’Ordine professionale. Si chiede, infatti, che venga attuato finalmente il Piano di riordino ospedaliero anche in provincia di Brindisi, con una chiara assunzione di responsabilità da parte della Regione Puglia e della stessa Asl.

L’attuazione del Piano sarebbe dovuta avvenire entro dicembre del 2019 e invece siamo ancora all’anno zero. Questa provincia, infatti, dispone di soli 16 posti di terapia intensiva a fronte dei 55 previsti nel Piano di riordino approvato dalla Regione Puglia. Ed i problemi non riguardano solo l’ospedale Perrino, ma anche quelli di Ostuni e di Francavilla Fontana dove di terapie intensive non si vede neanche l’ombra ancora oggi.

A fronte di tale carenza, il modulo prefabbricato realizzato in piena emergenza covid è in disuso da due anni, a dimostrazione di come si sprecano i soldi pubblici.

Un fatto gravissimo che ovviamente va ben oltre le responsabilità di chi conduce oggi l’azienda sanitaria, visto che i problemi partono da molto lontano ed approdano tutti sui tavoli del dipartimento salute della Regione Puglia.

E’ evidente che i problemi non si risolvono dichiarando lo stato di emergenza, ma cominciando a mettere mano seriamente alla soluzione dei problemi strutturali, sia a Brindisi che negli ospedali della provincia ed affrontando contemporaneamente la carenza di medici che mette seriamente in pericolo la salute dei cittadini.

Ecco perché la Regione Puglia non può tirarsi indietro e deve considerare a tutti gli effetti quello di Brindisi come un problema da affrontare e da risolvere compiutamente, anche a costo di richiedere interventi straordinari come quello della protezione civile. Ed è importante che tutto questo si faccia nel più breve tempo possibile.

Mimmo Consales

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