OTRANTO – Smontaggio delle strutture balneari amovibili, sentenza storica a favore degli imprenditori balneari. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto l’appello proposto dalla Soprintendenza contro la sentenza del Tar Lecce che imponeva lo smontaggio della struttura nel periodo invernale al lido Balnearia di Otranto.
I giudici Palazzo Spada hanno chiarito, per la prima volta, che “ogniqualvolta un’Amministrazione intende imporre al privato di rimuovere le strutture nel periodo invernale, parallelamente ai valori ambientali e paesaggistici, deve valutare anche il sacrificio, e quindi anche le spese, che il privato deve affrontare per rimuovere e riposizionare le strutture; quindi, è possibile imporre lo smontaggio nel periodo invernale soltanto attraverso un’attenta valutazione degli interessi in conflitto, con una motivazione che valuti nello specifico il rapporto costi-benefici” e comunque dopo aver dimostrato la sussistenza di eventuali pericoli per l’ambiente o per il paesaggio”. “D’altronde – sottolineano i giudici – se un manufatto è stato assentito per la stagione estiva, connotata da un notevole afflusso turistico, l’Amministrazione deve ben specificare la ragione per la quale durante il periodo invernale, certamente meno incline ad accogliere il turismo balneare, la struttura arreca pregiudizio al paesaggio”.
E’ una sentenza che di fatto segna un punto a favore degli imprenditori del settore, costretti ogni anno ad affrontare a proprie spese l’onerosa attività di smontaggio della loro struttura.
Lo stabilimento balneare oggetto della controversia giudiziaria – associato a Confimpresa – era difeso dagli avvocati Romina Raponi, Francesco G. Romano e Leonardo Maruotti.