PUGLIA – Settemilaquattrocentoventitre comuni, il 94% del totale, sono a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera, il 18,4% del territorio nazionale classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni, oltre 8 milioni di abitanti a rischio frane e alluvioni. Numeri inquietanti quelli che emergono dal Rapporto Ispra sul dissesto idrogeologico in Italia.
Anche la Puglia finisce nella mappa dei rischi che tocca, in buona sostanza, tutte le regioni italiane. I fenomeni di urbanizzazione anche industriale e artigianale delle aree golenali, i prelievi di inerti (sabbia e ghiaia), la ricerca di nuove aree agricole e, in genere, i fenomeni accentuati di antropizzazione che hanno caratterizzato l’ultimo cinquantennio, hanno contribuito alla destabilizzazione delle condizioni naturali di molti torrenti e aste fluviali.
Un aspetto che ha inciso sull’alterazione dei fenomeni naturali di erosione e sedimentazione connessi, aggravando negli ultimi anni i fenomeni di dissesto idrogeologico con la perdita di ingenti risorse economiche nonché, negli eventi di maggiore intensità, di numerose vite umane: negli ultimi 15 anni sono 148 i morti da frane e 188 da alluvioni.
Nessuna regione di fatto può dirsi al sicuro da queste calamità naturali, senza eccezioni, neanche il territorio pugliese, prevalentemente collinare e pianeggiante, interessato nel recente passato da gravi fenomeni di dissesto idrogeologico – si pensi, ad esempio, alle alluvioni del tarantino e del barese – che impongono una allerta costante sul tema dell’assetto del territorio, da parte di tutti i soggetti interessati.
In perfetta linea con il trend nazionale, anche in Puglia l’attività di controllo sul rispetto della normativa sul vincolo idrogeologico e idraulico, costituisce un impegno primario per gli oltre 60 presidi operativi dei Carabinieri Forestali dislocati sull’intero territorio, compresi i Parchi Nazionali e Regionali e le altre aree protette. Un’azione, dunque, diffusa e capillare, ma soprattutto essenziale e necessaria, a difesa di un vincolo che connota il 21% del territorio regionale. L’obiettivo è quello di prevenire e contrastare gli illeciti amministrativi e penali di settore.
I numeri sono lo specchio dell’attività costante e irreprensibile dei
carabinieri forestali nel corso del 2022: oltre 2.650 controlli i controlli effettuati, 196 illeciti amministrativi e 28 penali accertati; inoltre sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 168.000 euro in materia di polizia idraulica e controlli sul rispetto del vincolo idrogeologico. A tutto ciò si aggiunga anche l’azione che i reparti dell’Arma Forestale esercitano in tema di prevenzione e lotta agli illeciti in materia di incendi boschivi.
L’altro fronte sul quale sono impegnati i Carabinieri Forestali in tutta la regione a difesa del suolo, è costituito dal contrasto agli illeciti edilizi ed urbanistici, la cui fase accertativa richiede iter istruttori particolarmente complessi sotto il profilo tecnico.
Nella lotta all’abusivismo edilizio ed urbanistico, i Reparti dell’Arma Forestale in questa regione, hanno accertato nel 2022 circa 190 reati e 17 illeciti amministrativi, ed effettuato 2.024 controlli, collocandosi tra i più attivi a livello nazionale dopo Lazio e Campania.
L’azione dei Reparti Forestali in Puglia rientra tra gli indirizzi operativi definiti, a livello nazionale, dal Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi, per le articolazioni dipendenti, costituite da oltre 900 Stazioni Carabinieri Forestale dislocate su tutto il territorio e nei Parchi nazionali.