Cultura

Buon compleanno Tito Schipa! Da 134 anni nel cuore dei leccesi

LECCE – Sono passati ben 134 anni dalla nascita dell’indimenticato usignolo di Lecce Tito Schipa, uno dei primi artisti nostrani ad aver donato lustro alla nostra città. Venne alla luce nel capoluogo leccese il 27 dicembre 1888, ma come spesso accadeva in passato, pur di recuperare un anno per l’inizio della leva militare, venne registrato all’anagrafe solo il 2 gennaio 1889.

Un enfant prodige, Schipa, proveniente da una famiglia Arbëreshë (quindi discendente dalle popolazioni albanesi), venne notato quand’era piccolissimo dal suo insegnante delle scuole elementari. Poi la svolta in adolescenza, nel 1902, quando aveva 14 anni, quando da Napoli arrivò il vescovo Gennaro Trama.

Quell’anno il giovane entrò in seminario dove gli venne data la possibilità di studiare anche composizione.

Finita l’adolescenza Schipa partì alla volta di Milano per approfondire i suoi studi e nel 1909 debuttò con la Traviata a Vercelli. Un percorso formativo lungo e appassionato che lo ha portato al trionfo nella città partenopea nel 1914, con una Tosca rimasta impressa nella memoria degli appassionati e dei cultori.

Non solo artista ma anche poliglotta, infatti parlava ben 4 lingue e fu capace anche di cantare in undici lingue, comprese le più insolite come l’aborigeno australiano e quella che per molti è un dialetto ma che è in realtà una vera e propria lingua: il napoletano. Il suo primo trionfo all’estero risale al 1918, a Madrid e il suo debutto oltreoceano invece all’anno successivo, il 1919, quando arrivò a Chicago.

E fu proprio lì che sposò una modella e soubrette francese conosciuta a Montecarlo, dove si esibì ne La Rondine di Puccini. Lilly Michel D’Ogoy, era questo il nome della prima moglie del “piccoletto”, fu proprio lei a donargli le sue figlie: Elena e Liana. Nel 1932 prese il posto di Beniamino Gigli al Metropolitan di New York.

Separatosi dalla prima moglie sposò l’attrice Diana Prandi e nel 1946 nacque, a Lisbona, il loro primo figlio insieme: Tito Schipa Jr. Per il suo addio alle scene scelse la Puglia e in particolare il Petruzzelli di Bari dove il 14 aprile 1955 si esibì con “L’elisir d’Amore”.

Il liceo musicale di Lecce “Tito Schipa” a lui dedicato, nasce proprio grazie ad una sua idea e ai suoi finanziamenti.

L’usignolo di Lecce si spense il 16 dicembre 1965 a New York ma la sua Lecce lo accolse per l’ultimo viaggio. Il tenore che è rimasto indimenticato per la sua tecnica superlativa e per il suo timbro personale ed inconfondibile, aveva una capacità unica di dominare il fiato ed emettere “mezzevoci” e “filature” .

A lui, fino al 2020, fu intitolata la banda di Lecce e sempre a lui è dedicato il più alto istituto di cultura musicale della città: il conservatorio.

E la sua inconfondibile voce riecheggia a mezzogiorno di ogni giorno dagli altoparlanti di Palazzo Carafa. Un omaggio ai leccesi e a quanti attraversano ogni giorno piazza Sant’Oronzo.

La sua figura deve restare scolpita nella memoria dei leccesi e dei pugliesi.

Non a caso quest’anno il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato la proposta di legge ideata dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, per l’istituzione della Fondazione Tito Schipa.

La proposta di legge è nata per rendere gloria ad un gigante della musica, il cui nome è scolpito nel cuore dei leccesi.

La nascita della fondazione incentiverebbe, la promozione e la valorizzazione della cultura musicale e non solo.

 

 

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