LECCE – Arriva la svolta nella vicenda Sgm, un nodo controverso e ingarbugliatissimo sul quale da anni si è aperto un confronto acceso, trasformatosi – nei mesi scorsi – in un vero e proprio braccio di ferro tra il Comune di Lecce e la Società di trasporto.
Ebbene Sgm diventa adesso a capitale completamente pubblico, più nel dettaglio per il 51 per cento del Comune di Lecce e per il 49 per cento della società stessa.
La novità è arrivata giovedì sera, al margine dell’assemblea dei soci nella quale è stato deliberato l’acquisto delle quote azionarie detenute dai soci privati Bertani e Igieco. L’acquisto si è concretizzato davanti al notaio con la firma del presidente della società Francesco Cantobelli e dei soci privati, alla presenza del sindaco Carlo Salvemini, rappresentante del socio di maggioranza, ossia il Comune di Lecce.
L’assemblea dei soci sarà chiamata nelle prossime settimane alla modifica dello statuto della società e al rinnovo della governance. Sul lato del servizio all’utenza, la società approverà il nuovo Piano economico finanziario relativo all’esercizio del trasporto pubblico locale nella città di Lecce, che sarà affidato dal Comune tenendo conto della quota aggiuntiva di servizi minimi finanziata dalla Regione Puglia: i bus urbani della città percorreranno 900mila chilometri in più rispetto agli attuali 1 milione e mezzo a beneficio, ad esempio, di una maggiore capillarità del servizio e di una migliore frequenza di passaggio.
“Giungiamo a questo passaggio dopo un lungo lavoro, durato più di un anno, nel quale abbiamo affrontato e superato ogni possibile criticità che una procedura così complessa può presentare” commenta il presidente Sgm Francesco Cantobelli.
“Dotare Sgm di una composizione societaria e di una governance totalmente pubblica rappresenta una garanzia fondamentale per i cittadini -aggiunge il sindaco Salvemini- gli utili che la società produrrà potranno essere finalmente reinvestiti in servizi per la mobilità e non più esaurirsi come dividendo tra i soci”.