LECCE – In chat aveva convinto una ragazzina di 15 anni di essere suo coetaneo, corteggiandola e seducendola, l’aveva persuasa a mandargli delle sue foto a sfondo sessuale. Per l’autore del raggiro, un 60enne della provincia di Roma, la Cassazione nelle scorse ore ha confermato e reso definitiva la condanna a otto anni e mezzo di reclusione, inflitta dalla prima sezione del tribunale di Lecce e confermata in appello, per il reato di pedopornografia pluriaggravato.
Il pedofilo è stato smascherato grazie all’intervento della Polizia Postale di Lecce su sollecitazione dei genitori, che avevano notato questa relazione della figlia e si sono insospettiti perché il “ragazzo “ rifiutava di incontrarli con varie scuse. Sul computer dell’imputato sono state reperite immagini, centinaia, anche di altre minori persino di età inferiore a quella della vittima salentina. Nel frattempo lo stesso 60enne è stato condannato in primo grado anche per il reato di violenza sessuale aggravata (cinque anni) nei confronti della stessa minore. Le indagini sono state coordinate dal Pubblico Ministero Stefania Mininni. Le parti civili, la minore ed i genitori sono stati assistiti dagli avvocati Sabrina Conte e Carlo Viva.