LECCE – La contrazione su base annua è pesante. Le ricadute dell’inflazione in Puglia registra un -1.083. Sono le attività che, nel periodo di riferimento 30 novembre 2021/30 novembre 2022, sono, di fatto, scomparse. Di queste, 196, come saldo tra le nuove iscrizioni e le cancellazioni, sono in provincia di Lecce, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio economico Aforisma diretto da Davide Stasi.
Vediamo nel dettaglio le attività leccesi secondo lo studio che ha preso in esame tutte le aziende, a eccezione di quelle inattive o sottoposte a procedure concorsuali. Si tratta, quindi, di un sottoinsieme dello stock totale delle imprese presenti nel Registro delle imprese.
Il numero delle aziende attive in provincia di Lecce è sceso, in un anno, da 65.991 a 65.795. Si sono perse, dunque, come detto, 196 attività, per un tasso negativo pari allo 0,3 per cento. I settori più penalizzati sono quello manifatturiero, che da 5.399 passa a 5.128 (-271 unità); il settore del trasporto e magazzinaggio, -3,8 per cento, da 1.126 a 1.083 (-43 unità); il commercio che cala del -1,8 per cento, da 21.283 a 20.893 (-390 unità).
Performance positive per gli altri comparti, in particolare quelli dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, che registra 112 attività in più, e i servizi di alloggio e ristorazione con 101 attività in più rispetto al 2021.