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Tanza (Adusbef): “Sia lo Stato a pagare i costi del Pos”

LECCE – Fa ancora discutere il provvedimento del Governo nazionale inserito nella legge di bilancio 2023 con il quale viene previsto un limite di spesa entro il quale l’esercente non è tenuto ad accettare per forza pagamenti con carta da parte dei propri clienti. Il limite è stato fissato a 60 euro.

Un provvedimento salutato con favore dall’Adusbef. “E’ assolutamente ridicolo vietare l’utilizzo dei contanti”, afferma il vicepresidente nazionale Antonio Tanza.

L’iniziativa del Governo è soprattutto dettata dal fatto che gli esercenti sopportano non solo il costo di acquisto del POS o il canone di abbonamento ma anche le commissioni in percentuale sul costo di ogni transazione. Nel mirino dell’Adusbef finiscono le Banche.

Ma è pur vero che ci sono costi nascosti del contante, legati soprattutto alla sicurezza. Secondo Fabrizio Balassone – capo del servizio struttura economica della banca d’Italia – per gli esercenti, il costo del contante in percentuale dell’importo della transazione è superiore a quello delle carte di debito e credito“.

 

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