LECCE – Pnrr da rivedere, gap Nord-Sud da colmare, risorse da drenare, collaborazione tra gli Enti da limare, per surfare sul futuro senza timore puntando con decisione allo sviluppo.
Ma andiamo con ordine. I 160 anni della Camera di Commercio di Lecce diventano un’occasione per ribadire il legame imprescindibile con il territorio salentino, la sua capacità di fare da collante e stimolo per le imprese, di rappresentare un baluardo solido e irrinunciabile.
Il Piano di resilienza e rilancio ha bisogno di essere integrato visto che è stato ideato prima del conflitto bellico in Ucraina, ha fatto sapere il ministro Raffaele Fitto, in collegamento da Roma. Non a caso parla di monitoraggio, tuttora in atto. “Nei prossimi mesi e nei prossimi anni – ha spiegato – dovremo spendere le risorse del Pnrr. E allora sarà necessario avere una visione d’insieme e un quadro chiaro collegati al cambio di scenario internazionale”.
E Il numero uno di Unioncamere, Andrea Prete, indica la strada da percorrere e gli ostacoli da evitare.
L’evento leccese diventa pure l’occasione per rimarcare le priorità di un territorio che rivendica maggiore attenzione.
E la Camera di Commercio è pronta a raccogliere le nuove sfide che il futuro le pone davanti, a cominciare dalla digitalizzazione affinché la Casa delle Imprese resta sempre al passo con i tempi.