PUGLIA – Carceri pugliesi al collasso, situazione ingestibile e quasi fuori controllo. La denuncia ferma e decisa è del segretraio regionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Federico Peligatti. Sono tanti, troppi, gli eventi critici che riguardano gli istituti di pena pugliesi e molti, per il Sappe, sarebbero riconducibili ad una non idonea gestione amministrativa. Uno dei punti critici resta sovraffollamento che di riflesso pone un altro serio problema, ovvero l’esiguo numero di agenti. La valenza rieducativa del carcere sempre dunque perde consistenza perchè non ci sarebbero le condizioni per operare in quella direzione. Nel frattempo si è svolto in Regione alla presenza della presidente Loredana Capone, dell’assessore Rocco Palese, un tavolo tecnico con i presidenti dei tribunali di sorveglianza di Brindisi, Taranto e Lecce, i direttori degli istituti di pena pugliesi, i dirigenti sanitari delle carceri e il provveditore dell’amministrazione penitenziaria regionale. Presenti i rappresentanti dell’associazione Antigone. Un tavolo necessario perchè il 40% dei 4000 circa detenuti pugliesi ha patologie psichiatriche e 1 su 3 diagnosi di tossicodipendenza e inoltre più dell’11% ha contratto malattie infettive. Per l’assessore Palese la questione sanitaria non è più trascurabile. Durante il tavolo voluto dall’associazione Antigone, la Regione ha programmato una serie di interventi strutturali.
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