MELPIGNANO – Melpignano batte cassa. E i risultati si vedono. Grazie alla valanga di multe comminate agli automobilisti che transitano sulla Lecce-Maglie, nel territorio di Melpignano, il Comune della Grecia Salentina è risultato primo (e di gran lunga) in una speciale graduatoria, quella delle sanzioni pecuniarie per violazione del Codice della Strada. L’autovelox collocato sulla statale 16 si è trasformato in una mannaia.
Lo dicono i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno dai quali risulta che nel 2021 i comuni salentini hanno incassato proventi da multe stradali per oltre 16 milioni e mezzo di euro. Quasi un terzo delle multe (poco meno di 5 milioni di euro) irrorate nella provincia di Lecce sono state incassate dal comune di Melpignano.
Il Comune di Lecce deve accontentarsi del secondo posto di questa speciale classifica. Pur avendo messo a bilancio 2021, da quel che risulta, accertamenti di infrazioni per quasi 8,5 milioni è riuscito a riscuotere “solo” poco più di 3,8 milioni un milione dei quali investiti in interventi di sicurezza stradale e manutenzione viaria. Risultato di tutto rispetto anche per Gallipoli che con un incasso di circa 1 milione e mezzo si colloca al terzo posto. Completano i primi dieci posti della classifica Nardò (un milione di euro), Melendugno (646.000), Tricase (300mila euro), Sannicola (235mla euro), Porto Cesareo (225.000) e Cavallino (223.000).
Si tratta, peraltro, di dati che saranno con ogni probabilità rivisti al rialzo in quanto si riferisce solo a 76 Comuni e non tiene conto delle multe accertate ma non ancora incassate perché, ad esempio, sono ancora in corso procedimenti di riscossione coattiva.
“Ciò che salta immediatamente all’occhio – denunciano dal Codacons di Lecce – è che in molti Comuni buona parte degli introiti non sembrano essere stati utilizzati per garantire un miglioramento delle condizioni di viabilità così come previsto dalla legge, ma per finanziare i bilanci locali, spesso depauperati, a dimostrazione di come le sanzioni al codice della strada siano diventate una vera e propria imposizione che colpisce i cittadini al di fuori di qualsiasi beneficio, garanzia e tutela. Il rischio è che le amministrazioni, ingolosite dall’entità degli introiti, scatenino una corsa all’installazione di autovelox e photored come dimostrano i ben tre dispositivi autovelox in uso lungo la statale Lecce-Brindisi dai Comuni di Surbo, Trepuzzi e Squinzano e quello recentemente installato dal Comune di Cavallino sulla statale Maglie-Lecce”.
Insomma, una vera e propria miniera d’oro per gli Enti Locali. Quel che è certo è che dall’analisi dei dati emerge un quadro desolante perché – come denunciano dal Codacons Lecce – gli automobilisti vengono considerati ormai e sempre più come un vero e proprio bancomat a cui attingere per coprire inefficienze politiche ed amministrative dei Comuni”.