Cronaca

L’ultimo struggente saluto a Paolo Stasi

FRANCAVILLA FONTANA – Nel silenzio di una comunità attonita, echeggia uno straziante “Ciao amore mio”. Così la mamma di Paolo Stasi, il 19enne assassinato sotto la propria abitazione, in via Occhi Bianchi, la sera del 9 novembre scorso, ha salutato il proprio figlio quando la bara bianca stava lasciando la Basilica Minore del Santissimo Rosario, nel cuore di Francavilla Fontana, dove questo pomeriggio si sono svolti i funerali del giovane Paolo, tra il dolore dei familiari e dell’intera comunità, nella sobrietà più totale. Dopo l’autopsia di sabato scorso, alla famiglia è stata restituita in tempi stretti la salma di Paolo. Questa mattina, infatti, è arrivato il nulla osta. Per l’occasione, il sindaco di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo ha anche indetto la giornata di lutto cittadino. In tanti, troppi, si chiedono ancora cosa sia successo in quei minuti oscuri in cui Paolo ha perso la vita. Durante la funzione religiosa, i familiari della giovane vittima non hanno voluto le telecamere, mentre il loro avvocato, Domenico Attanasi, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Il parroco della chiesa madre ha evidenziato che ci vogliono più presidi educativi e che un ruolo fondamentale lo svolgono proprio le famiglie, chiamate a trasmettere i valori essenziali. “La città di Francavilla – ha concluso il celebrante – possa rialzare la testa per proseguire la vita della legalità, dell’ascolto e dell’amore”. E’ evidente che il riferimento è agli ultimi episodi di violenza, dei quali Francavilla è stato teatro, culminati con il brutale assassino di Paolo Stasi, debbano servire ad una saggia lettura dei tempi che stiamo vivendo. Durante la funzione religiosa ha assistito, stranamente, poca gente. Fuori, invece, ad attendere l’uscita della salma, qualche centinaia di persone, che ha fatto da cornice ad uno striscione che salutava Paolo, il loro Paolo: “Così è la vita, in un istante tutto può cambiare”. Probabilmente, però, ci si aspettava maggiore partecipazione, soprattutto di giovani. Per ciò che concerne le indagini, invece, pare che ci sia una svolta. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brindisi, congiuntamente ai colleghi della Compagnia di Francavilla Fontana, durante l’arresto di un uomo del posto, hanno sequestrato una pistola a tamburo calibro 32, che non rilascia bossoli. Le caratteristiche dell’arma sarebbero le stesse di quella che avrebbe freddato il 19enne, nell’agghiacciante sera del 9 novembre scorso. Questo e le immagini delle telecamere di zona che avrebbero ripreso un uomo allontanarsi da via Occhi Bianchi, dunque, farebbero pensare che l’assassino abbia le ore contate.

Tommaso Lamarina

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