BARI-Si torna a manifestare, questa volta ai piedi della Regione Puglia, e il motivo del malcontento è sempre lo stesso: la richiesta di assunzione a tempo indeterminato dei vincitori e degli idonei del concorso per 159 posti da addetti alle pulizie in Sanità Service.
Ma mentre dalla prefettura di Lecce è giunta giorni fa la rassicurazione per fare chiarezza, nei limiti delle proprie competenze, sui ritardi nello scorrimento delle graduatorie, il sindacato Cobas ora torna a far sentire la sua voce a Bari, nello stesso giorno del consiglio regionale, e nello stesso giorno in cui per altri addetti alle pulizie e alla sanificazione scade il contratto.
Si tratta, in questo caso, dei 90 lavoratori che hanno prestato servizio al Dea e in altre strutture sanitarie durante la pandemia, ma per i quali, da luglio, sembra che non ci sia margine di rinnovo.
Due realtà diverse, quindi, una guerra tra poveri, ma con lo stesso obiettivo: mantenere il posto di lavoro, perchè dietro ognuno c’è una famiglia, un vissuto.
Ma sarà compito proprio della Regione far chiarezza e cercare di stoppare questo malcontento, dando quell’atteso contratto a tempo indeterminato. Del resto nella sanità pugliese vi è carenza di personale e questo oltre ad avere risvolti occupazionali ha risvolti sulla qualità dell’offerta sanitaria al cittadino.