LECCE (G. Serafino) – Abbiamo atteso fino all’ultima giornata del 2022, l’ultima gara prima della lunga sosta, ma finalmente il Lecce ha centrato il suo primo clean sheet. Contro la Sampdoria è arrivato non solo un successo di capitale importanza nell’economia della lotta salvezza, ma i giallorossi hanno chiuso per la prima volta in questa stagione una partita a reti inviolate.
Merito certamente di Wladimiro Falcone, sempre più decisivo con le sue parate, anche allo stadio “Luigi Ferraris”, contro la sua Sampdoria. Prima grande opposizione in avvio di gara su Gabbiadini, poi solo ordinaria amministrazione. Lui ha alzato il muro contro la squadra proprietaria del suo cartellino che però in estate ha deciso di non puntare su di lui, decidendo di mandarlo in prestito al Lecce.
Ora, ad ammirare le sue prestazioni, certamente la dirigenza blucerchiata si starà ponendo più di qualche dubbio sul suo operato.
Ma dire che è solo merito di Falcone non renderebbe giustizia al lavoro difensivo di mister Baroni condotto non solo da un reparto (che mette in vetrina gioielli del calibro di Umtiti, Pongracic, Baschirotto, Gendrey e Gallo), ma di un intero collettivo che lavora all’unisono. Lo 0 sul tabellino alla voce “gol subiti” sul campo della Sampdoria è il meritatissimo premio ad una fase di difesa mai così precisa e puntuale in Serie A.
Che il clean sheet sia arrivato solo alla 15esima giornata non deve trarre in inganno. Il Lecce ha fatto della sua solidità difensiva il suo principale segno distintivo. Due dati su tutti. I salentini hanno perso solo una gara con più di un gol di scarto, quella contro il Bologna, con la sconfitta per 2 a 0. Per il resto, solo sconfitte di misura ed un solo gol subito dal Napoli, capolista e miglior attacco del campionato con 37 gol realizzati. Differenza reti di soli -3.
Ma soprattuto c’è il dato più significativo ed importante di tutti: il Lecce è la miglior difesa dall’ottavo posto in giù, ampiamente della top 10 della Serie A. 17 gol subiti in quindici giornate, gli stessi di Udinese e Torino, e persino meno dell’Inter (22). Meglio hanno fatto soltanto Roma (14), Atalanta (15), Milan (15), Lazio (11), Juventus (7) e Napoli (12).
Un deciso cambio di marcia rispetto all’ultima volta in Massima Serie quando la truppa di Liverani aveva gli stessi punti nel medesimo periodo, ma aveva già incassato 29 reti.
Numeri che fanno ben sperare e da cui ripartire alla ripresa del campionato. Ora un periodo di meritato riposo.