LECCE- La richiesta è quella della rimodulazione della Nota Aifa 99 (agenzia italiana del farmaco) che, per quanto è dato di sapere , verrà applicata solo in Puglia che interviene sulle modalità di trattamento e di prescrizione a carico del Servizio Sanitario Nazionale delle terapie per i pazienti affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva una malattia respiratoria collocata come terza causa di morte a livello mondiale.
L’obiettivo dichiarato è quello di contenere la spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale “ma il rischio – per il Codacons di Lecce che interviene sulla questione – è che le disposizioni finiscano per ostacolare l’accesso alle cure gratuite riconosciuto dall’art. 32 della costituzione”.
La Nota stabilisce che la c.d. “triplice terapia” ad unico inalatore potrà essere prescritta esclusivamente da medici specialisti operanti in Centri per la cura delle malattie respiratorie di 2° livello.
Per cui i pazienti dovranno dapprima prenotare una spirometria semplice e se da questa dovesse risultare una situazione di gravità della malattia, dovranno nuovamente prenotare gli esami presso un Centro di 2°livello . Se la Nota riconosce anche ai medici di medicina generale la possibilità di effettuare la spirometria semplice è altrettanto vero che i medici curanti non sono dotati degli spirometri .
La preoccupazione riguarda l’insufficienza dei Centri di 2° livello attualmente presenti nel Salento dove su un totale di 10 Centri per la cura delle malattie respiratorie solo 4 risultano attrezzati per svolgere esami di 2° livello per la cura della BPCO. Due a Lecce e gli altri due a Scorrabo e Tricase. Il Codacons ha segnalato le problematiche alla Regione Puglia e all’ASL di Lecce chiedendo di definire un quadro che non comprometta l’accesso alle cure della malattia .
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