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Brindisi – Il sindaco Rossi riparte dall’ambiente: no ad Edison, basta carbone e centraline nel Petrolchimico

BRINDISI – Niente di nuovo sul fronte delle iniziative in campo ambientale del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, se non che la gestione partecipata dell’ente è andata a farsi benedire. La conferma è giunta dalla conferenza stampa che il sindaco ha tenuto in perfetta solitudine, parlando spesso in prima persona e rivendicando il suo passato di consigliere comunale di opposizione  e le sue battaglie in campo ambientale. Ha insistito nel dire che non sarebbe stato giusto portare il parere per la conferenza di servizi su Edison in consiglio comunale e questa tesi è contenuta nel ricorso al Tar di cui proprio noi abbiamo dato notizia per primi. Un ricorso incredibilmente presentato al Tar di Lecce e non a quello del Lazio. Ma anche su questo Rossi ha detto che, secondo il legale scelto del Comune, era più giusto così e che se dovesse essere stabilita la competenza di Roma lo stesso ricorso sarà riassunto presso la sede laziale. Quanto, invece, alla mancata richiesta di sospensiva sull’autorizzazione, il sindaco ha detto che non è stata chiesta in quanto “solitamente non viene concessa per questioni di questo tipo”.

Una giustificazione debole che confina l’azione giudiziaria in una iniziativa dal chiaro valore simbolico, tesa a riaffermare l’anima ambientalista di questa amministrazione, anche se non si sa fino a che punto condivisa pienamente dal Partito Democratico.

Ma Rossi ha parlato anche della centrale di Cerano, annunciando che insieme ai sindaci delle altre città che ospitano centrali a carbone sta scrivendo una lettera al Ministero della Transizione ecologica per chiedere un incontro durante il quale discutere del termine del 2025 fissato per la de carbonizzazione e delle compensazioni che bisognerebbe chiedere alle società di produzione energetica per i maggiori profitti derivanti da un maggiore utilizzo delle stesse centrali a causa del conflitto bellico.

Infine, ma non per ultimo, l’annuncio delle sei centraline di monitoraggio che saranno installate all’interno del petrolchimico di Brindisi,  per effetto del via libera da parte di Ispra.

Non sono mancati accenni alla vicenda ACT Blade ed anche in questo caso  il sindaco ha detto di non ritenere indispensabile un coinvolgimento del Consiglio Comunale.

Insomma, Rossi sempre più fiero di poter rappresentare da solo il panorama ambientalista brindisino. Sarebbe interessante, però, sapere cosa ne pensano i consiglieri comunali che in consiglio, alzando la mano, consentono la prosecuzione di questa esperienza amministrativa.

Mimmo Consales

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