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Odio razziale, in Puglia il referente dei suprematisti americani. In un video minacciò la senatrice Segre

BARI – Era conosciuto come Lone Wolf, a casa custodiva carabina, pistola, balestra, armi da taglio, mazze ed era pronto a passare all’azione. Nella chat di Telegram che utilizzava per reclutare adepti, avrebbe anche minacciato di morte la senatrice Liliana Segre. Era la cellula italiana del gruppo suprematista americano.

Un 23enne del barese è stato arrestato dopo oltre un anno di indagini condotte dal procuratore di Bari Roberto Rossi, del procuratore aggiunto Francesco Giannella e del sostituto Ignazio Francesco Abbadessa con l’accusa arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Il giovane sarebbe il referente italiano dell’organizzazione suprematista americana The Base, tanto  – dicono gli inquirenti – da indurre gli aspiranti adepti a contattarlo come tale.

L’indagine è partita su segnalazione della Digos, durante il monitoraggio sul web degli ambienti di estrema destra. Nel canale chiamato come il saluto nazista Sieg Heil, il giovane si sarebbe impegnato nel promuovere contenuti antisemiti, misogini e di matrice neonazista fino a dichiararsi pronto al sacrificio estremo a difesa della razza bianca.

Con un gruppo di tre, quattro persone erano pronto a passare all’azione, tanto da aver manifestato la volontà di procurarsi armi e aver acquisito la capacità di costruito ghost gun da realizzare in prospettiva attraverso l’acquisto di una stampante 3D.

Nella sua casa, durante la perquisizione, sono state trovate armi che si era già procurato rubandole, acquistandole sul mercato nero o aggredendo guardie giurate. Su queste e sulle custodie erano incisi caratteri dell’alfabeto runico e i nomi di noti suprematisti responsabili di attacchi terroristici, Traini, Breivik e Tarrant. Luca Traini fu autore dell’attentato di matrice neofascista avvenuto il 3 febbraio 2018 a Macerata dove rimasero ferite a colpi di pistola sei persone di origine sub-sahariana, Anders Behring Breivik, terrorista norvegese fu autore della strage sull’isola di Utoya il 22 luglio 2011 in cui furono uccise 77 persone.  Brendon Harrison Terrant fu il responsabile di attacchi terroristici di matrice islamofoba avvenuti il 15 marzo 2019 a Christchurch in Nuova Zelanda nella moschea di al Noor e presso il centro islamico di Linwood dove morirono 50 persone.

Gli investigatori hanno definito “allarmanti” i collegamenti tra il materiale trovato e quello utilizzato da Payton Gendron, statunitense di 18 anni, autore dell’attentato commesso a Buffalo (USA) il 14 maggio 2022, durante il quale morirono dieci persone ferendone tre sparando in pieno centro cittadino. Anche sulle armi dell’americano, come su quelle del barese, erano incisi gli stessi nomi e i simboli dell’estrema destra.

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