
LECCE – Un groviglio giuridico, un guazzabuglio legislativo, una leva politica utilizzata e piè spinto per interessi divergenti. La vicenda delle concessioni balneari rappresenta una delle tante anomalie del Bel Paese. L’argomento è stato al centro di un convegno al Tar di Lecce. La scadenza delle proroghe non sarà più automatica, in ossequio al principio di concorrenza di derivazione europea.
Secondo quanto stabilito dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato le concessioni continueranno ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023. A partire dal 2024 si dovrà procedere con gare ad evidenza pubblica. “Si tratta di una scadenza del tutto inutile”, afferma il presidente del Tar di Lecce Antonio Pasca che invoca invece una riforma dell’intero settore.
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