
LECCE – SPI, il sindacato dei pensionati della Cgil, ha voluto dare il via dall’esterno dell’Ex Vito Fazzi, a un tour per sollecitare una soluzione alle liste d’attesa. “Non se ne può più”, così si chiama l’iniziativa che, fino al 12 di ottobre, toccherà tutti gli ospedali e presidi sanitari della provincia di Lecce.
Si vogliono aiutare i cittadini a pretendere la tutela del diritto alla salute.
“Gli anziani e i cittadini meno abbienti che non possono permettersi prestazioni a pagamento si vedono di fatto negato” dice la segretaria Cosi.
“Informano tutti su quel che prevede la legge in tema di liste d’attesa. Il medico di base o lo specialista per le prime visite e le prime prestazioni devono sempre indicare sulla richiesta una classe di priorità alle quali la norma assegna un tempo massimo di attesa. Eccole codice per codice: U entro massimo 3 giorni, B entro massimo 10 giorni, D entro massimo 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami diagnostici, P entro 120 giorni. Nel caso di ricoveri programmati invece le previsioni sono le seguenti: A entro 30 giorni, B entro 60 giorni, C entro 180 giorni, D senza un’attesa massima definita. “In alcuni casi ai pazienti non viene assegnata alcuna data, negando di fatto un diritto costituzionalmente garantito”, spiega la sindacalista. “La legge va rispettata. Sospendere o addirittura chiudere le liste d’attesa è illegittimo. Cittadine e cittadini devono pretendere di avere una data certa per le proprie cure”. Per ogni violazione di questo diritto è possibile avviare una contestazione in forma scritta.
Il calendario.
Lo Spi Lecce consegnerà il materiale divulgativo seguendo questo calendario (dalle ore 9.30 alle 12.30):
martedì 4 ottobre Ex Fazzi (p.tta Bottazzi) di Lecce
mercoledì 5 ottobre Ferrari di Casarano
giovedì 6 ottobre Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli
venerdì 7 ottobre Sambiasi di Nardò
lunedì 10 ottobre Panico di Tricase
martedì 11 ottobre Santa Caterina Novella di Galatina
mercoledì 12 ottobre Delli Ponti di Scorrano
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