LECCE- Il 3 ottobre 2013 il naufragio di un’imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti a poche miglia dal porto di Lampedusa provocò 368 morti accertati e circa 20 dispersi, i superstiti furono 155, di cui 41 minori. Tale tragedia scosse le coscienze del nostro continente, ma purtroppo, a distanza di nove anni, si continua a morire nel Mediterraneo centrale ed orientale, lungo la rotta atlantica e balcanica, nel Canale della Manica e lungo i confini fra Polonia e Bielorussia.
Il Memorandum d’Intesa tra Italia e Libia scadrà nel febbraio 2023 ma sarà rinnovato automaticamente per altri tre anni se le autorità italiane non lo annulleranno entro il 2 novembre 2022. Amnesty International Italia continua a sollecitare il governo a sospendere e non rinnovare l’accordo, oltre che a chiedere al parlamento di avviare le opportune iniziative nei confronti del governo.
Il 3 ottobre, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, flash-mob in Piazza Sant’Oronzo per ricordare tutte le vittime del Mediterraneo e per chiedere ancora che l’Italia e l’Europa si dedichino all’apertura di percorsi legali per le migliaia di persone intrappolate in Libia.