LECCE – Sono passati pochi minuti dopo mezzogiorno da quando Sergio Mattarella lascia piazza Duomo accompagnato dalla fanfara della Terza Regione Aerea. Il Capo dello Stato ha messo il sigillo presidenziale alle 48 Aquile Turrite consegnate agli allievi dell’Aereonautica Militare italiana. A conseguire il brevetto sono stati i piloti che hanno svolto la terza fase di addestramento presso la base “Cesari” del 61° Stormo di Galatina, del 72° Stormo di Frosinone e del Centro di Addestramento Equipaggi di Pratica di Mare, oltre al personale di Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed Esercito. Un evento al quale Mattarella – di ritorno dai funerali della Regina Elisabetta – non ha voluto mancare quasi a ribadire la presenza dello Stato, l’indissolubile legame del territorio con le Forze Armate e, in particolare, con l’Aereonautica Militare, capace di offrire un contributo significativo alla sicurezza del Paese e alla difesa degli interessi nazionali. Ad accompagnare il Presidente della Repubblica c’erano il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il Capo Stato Maggiore dell’Aereonautica, Generale Luca Goretti. Alle sue spalle, uno dei simboli dell’Aereonautica militare italiana, un’Aermacchi MB 339 PAN.
Ad aprire la cerimonia l’arrivo dei Gonfaloni di Regione, Provincia e dei Comuni di Lecce, Galatina e Lequile. Poi è stata la volta dei Labari delle Associazioni dell’Arma dell’Aereonautica e del picchetto armato.
Alla cerimonia hanno preso parte 2 due scolaresche di Lecce: i ragazzi della scuola media Dante Alighieri e i bambini del Cesare Battisti e da una rappresentanza del personale dell’Aereoporto Militare Fortunato Cesàri di Galatina.
L’arrivo del Presidente è stato accompagnato dall’Inno di Mameli. Ma il momento-clou è stato la consegna delle Aquile turrite a 48 allievi piloti. Un “regalo” – così come lo ha definito il Capo di Stato Maggiore – del Presidente della Repubblica in un luogo magico come piazza Duomo.
