
Impresa dell’Italvolley che 24 anni dopo alza la coppa del mondo al cielo battendo in casa loro, in un’arena con 13mila spettatori, la Polonia per 3 a 1.
A guidare gli azzurri, il CT salentino Fefè De Giorgi, ormai leggenda del movimento pallavolistico italiano; 24 anni fa lui era in campo, adesso invece è il mentore di questa meravigliosa gioventù che ha infiammato i cuori degli italiani in una serata di fine estate regalando emozioni uniche.
Dopo aver perso il primo set la macchina azzurra ha iniziato a macinare giocate scheggiando il parquet dell’arena polacca di Katowice; basta guardare i parziali per ripercorrere ad occhi chiusi la gara: 22-25, 25-21, 25-18, 25-20.
Per l’Italia è il quarto Mondiale della storia azzurra del volley ed è giusto nominarli tutti, a uno a uno, ad iniziare dal capitano Simone Giannelli e poi Riccardo Sbertoli, Simone Anzani, Gianluca Galassi, Roberto Russo, Leandro Mosca, Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Francesco Recine, Mattia Bottolo, Yuri Romanò, Giulio Pinali, Fabio Balaso, Leonardo Scanferla e infine il CT, don Fefè De Giorgi di Squinzano, un piccolo paese salentino della provincia di Lecce che si rivede ancora una volta sul tetto del mondo.
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