
LECCE – Mentre in tutt’Italia oltre 65mila aspiranti dottori e dottoresse tentano il test d’ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia, non mancano azioni di protesta. In piazza Palio, a Lecce, alcuni esponenti del sindacato studentesco “Link” in mattinata hanno fatto sentire con forza la propria voce.
Nella facoltà di medicina non c’è posto per tutti: a Lecce erano in 300 a sperare di rientrare tra i 15.876 “privilegiati”, attraverso il test che ha avuto inizio alle ore 13.
Il numero chiuso costituisce un fatto molto grave, ancor di più in un periodo di emergenza epidemiologica, in cui i camici bianchi scarseggiano e si richiamano quelli in pensione.
L’accesso limitato alla facoltà favorisce inoltre la fuga di cervelli: molti giovani ogni anno sono costretti ad abbandonare l’Italia per frequentare i corsi di studio all’estero. E di fatto da anni gli studenti lottano per eliminare il numero chiuso per l’accesso ai corsi di laurea in genere. Quella alle porte del test di medicina è soltanto una di una lunga serie, che pure andrà avanti.
Francesca Spinetta
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