
BRINDISI – L’ultimo episodio relativo ai disservizi provocati dai ritardi accumulati dalle compagnie aeree risale a domenica scorsa, 4 settembre. il volo Ryanair Bergamo-Brindisi FR8795 doveva partire alle 9:45 ed è atterrato solamente alle 14:23. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi, con altrettanto successivo ritardo del volo Brindisi Bergamo FR8796 con partenza prevista alle 11:45 e atterrato alle 17:12. Ovviamente i passeggeri sono rimasti all’oscuro di tutto sino all’ultimo momento, pur se appare evidente che un ritardo di tre ore sarà stato sicuramente provocato da ritardi accumulati nelle ore precedenti dallo stesso velivolo su altre rotte. Purtroppo, come è facile immaginare, questi ritardi danneggiano l’immagine dell’aeroporto del Salento e fino ad oggi Aeroporti di Puglia non è stata in grado di ricevere rassicurazioni dalle compagnie che effettuano collegamenti di linea con Brindisi circa il rispetto degli orari. All’interno dello scalo, poi, i disagi riguardano anche i banchi di accettazione e quelli che forniscono informazioni, visto che risultano insufficienti in quanto programmati negli anni sulla base di un volume di traffico differente – e di minore entità – rispetto a quello che fortunatamente si è registrato quest’anno. A tutto questo, poi, si aggiunge il problema mai risolto delle aree di parcheggio. Quelle interne sono costosissime ed il tempo a disposizione per il carico-scarico di bagagli e passeggeri è di soli 15 minuti. Dopo di che scatta il pagamento di 5 euro all’ora. E’ evidente che in tantissimi preferiscono aspettare all’esterno delle aree a pagamento, ma questo comporta gravissimi problemi di sicurezza stradale, anche perché le auto sono presenti pure all’interno del rondò di accesso all’aeroporto. Tra l’altro, fermandosi all’esterno della struttura, i passeggeri in partenza sono costretti ad attraversare a piedi le vie di accesso allo scalo, con i rischi immaginabili. Si tratta di un problema ben noto ad Aeroporti di Puglia, ma per il quale non è mai stata individuata una soluzione praticabile. E questo non fa che danneggiare l’immagine di un aeroporto che continua a far registrare numeri-record grazie anche all’attrattività turistica del Salento.
Mimmo Consales
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