Agricoltura

Caro-energia, finanziamenti agevolati per agriturismi e strutture ricettive

SALENTO – Contro l’impennata dei costi di produzione causata dall’aumento dei costi energetici arrivano i finanziamenti agevolati per gli agriturismi e le strutture ricettive per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento al perfezionamento della convenzione tra Ministero del Turismo, Cassa Depositi e Prestiti e Abi che darà l’avvio all’iter di presentazione delle domande di accesso alla misura da parte delle imprese, a partire dalla data che sarà definita con successivo provvedimento del Ministero del Turismo.

Le agevolazioni sono previste nella forma del contributo in conto capitale, concesso alle imprese beneficiarie dal Ministero del Turismo utilizzando 180 milioni di risorse del Pnrr. A queste si aggiungono i finanziamenti agevolati, per un importo complessivo fino a 600 milioni, in affiancamento a prestiti di pari importo e durata (fino a 15 anni) erogati dal settore bancario a condizioni di mercato. Per un totale, appunto, di quasi 1,4 miliardi.

“La bolletta dell’energia elettrica recapitata ad agosto ai nostri agriturismi è aumentata del 220% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a parità di consumi. Dopo le restrizioni causate dalla pandemia con il blocco praticamente totale delle strutture agrituristiche che non hanno potuto lavorare, è l’ennesima tegola che si è abbattuta sul settore dell’accoglienza in campagna che ha bisogno di essere sostenuto”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti.

Un bilancio pesante che nell’estate ha gravato sui 952 agriturismi pugliesi e sulle spese per la gestione e l’irrigazione delle masseria, anche per l’aumento esponenziale dei prezzi del gas con la bolletta del bimestre schizzata alla stelle, mentre le aziende agricole, agrituristiche e agroalimentari fanno i conti con spese di energia, carburante, mangimi per l’alimentazione degli animali ormai insostenibili.

“Come Coldiretti abbiamo lanciato l’allarme sui rischi che si corrono dal settore vitivinicolo al florovivaismo, dal lattiero-caseario all’olivicoltura fino alla pesca. Sono migliaia le attività a rischio per i fenomeni speculativi, inflazionistici e i costi esorbitanti dell’energia. Ma è Sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come “attività connesse”. L’agriturismo in primis, ma non solo. Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano economico e sociale”, conclude De Miccolis.

Salvare le aziende pugliesi e salentine è fondamentale, tanto più che l’estate 2022 ha confermato il significativo gradimento dei vacanzieri per le ferie all’aria aperta, nelle nostre campagne pugliesi.

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