
LECCE (G. Serafino) – Nell’emergenza generale in difesa, il Lecce ha scoperto di avere in casa un’arma vincente. Nome Alexis, cognome Blin, nazionalità francese e sulla sua carta d’identità alla voce professione lui ha voluto scrivere centrocampista centrale, playmaker.
Al prossimo rinnovo del documento, però, chissà che non possa modificare qualcosa perché in questa primissima fase della stagione Blin si sta scoprendo ottimo difensore centrale. Con una retroguardia ridotta ai minimi termini tra infortuni e mancati ingaggi, mister Baroni, da buon ex difensore, ha preso sotto la sua ala l’ex Amiens, collocandolo nel cuore del pacchetto arretrato.
Esperimento iniziato nel corso del ritiro, ma che ha avuto l’apice nella prima di campionato quando dopo il forfait iniziale di Cetin, Blin è stato gettato nella mischia con risultati più che soddisfacenti. Non solo la giusta verve messa subito in campo, capace di dare una scossa positiva dopo lo svantaggio subito, ma soprattutto una capacità di chiudere e far ripartire che tutti i tifosi del Lecce hanno scoperto in lui.
Poteva essere il vice Hjulmand in questa Serie A, chissà se invece non diventerà il difensore aggiunto che tanto manca ancora alla rosa salentina. L’idea non è peregrina se si pensa che il centrocampo è pressoché al completo e per Blin si potrebbe così aprire l’inattesa possibilità di giocarsi il massimo campionato di calcio italiano in un ruolo tutto nuovo, inedito per lui.
Il mercato è alle battute finali e il Direttore Corvino è a caccia di un difensore centrale da consegnare a Baroni. L’ingaggio di una nuova pedina appare questione imprescindibile viste le numerose defezioni, ma per Baroni non può esserci ansia. C’è un nuovo uomo per la difesa, un elemento che tutti pensavano di conoscere già ma che invece è ancora tutto da scoprire.
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