PUGLIA – La Puglia si rivela una delle mete più gettonate per il mare, ma anche per le campagne, con gli agriturismi, e per i borghi, con il 33% tra i più belli d’Italia, di cui 42 in provincia di Lecce, 38 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto e 2 in provincia di Bari. Ma, in questo Ferragosto 2022, come annunciato a inizio stagione, si fa sentire la mancanza dei circa 30mila turisti russi
che prima della pandemia venivano in Puglia scegliendo come destinazione le mete balneari più prestigiose, ma anche masserie immerse nelle campagne. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in occasione del weekend di Ferragosto su dati della Banca d’Italia relativi ai mesi di luglio, agosto e settembre. “Si tratta – sottolinea la Coldiretti regionale – di turisti caratterizzati da una elevata capacità di spesa che sceglievano la Puglia, la regione italiana con forti rapporti con la Russia, suggellati dalla visita dello Zar alla città di Bari nel 2007, dopo che nel 2003 Putin aveva donato la statua di San Nicola, patrono della città venerato da oltre due milioni di fedeli in Russia, con una targa che richiama i “legami plurisecolari” con Mosca”.
Una perdita importante anche perché i visitatori da questo paese hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa. I turisti russi scelgono in Puglia gli alberghi con 70mila presenze, ma anche gli esercizi extra alberghieri con 37mila presenze.
L’assenza dei russi è stata in realtà compensata dal prepotente ritorno degli stranieri da altri Paesi a partire dagli Stati Uniti avvantaggiati dal tasso di cambio particolarmente favorevole, dalla Germania, da Olanda e Belgio, Australia, Francia e Gran Bretagna, ma anche dai turisti dell’Est, da Polonia, Estonia e Lituania che hanno scelto il Mediterraneo impossibilitati a villeggiare nelle località classiche del mar Nero.
Cresce la presenza anche degli italiani con 1 italiano su due che ha deciso di trascorrere Ferragosto fuori casa – secondo l’analisi Coldiretti/Ixe’ – mettendosi in viaggio per raggiungere parenti o amici, andare in vacanza al mare, in campagna e in montagna o per fare una semplice gita magari con il tradizionale picnic, nonostante la preoccupazione per il maltempo, in aumento del 4% rispetto allo scorso anno nonostante i rincari scatenati dall’inflazione e la preoccupazione per le tensioni internazionali con la guerra in Ucraina”.
E l’interesse dei turisti per i piccoli centri è importante – continua Coldiretti – anche per la ricerca del buon cibo che aiuta a salvare una parte consistente del patrimonio agroalimentare Made in Italy, con l’80% delle Dop e Igp e della miriade di produzioni locali tradizionali che vengono coltivate, allevate e trasformate in aree sotto i 5mila abitanti e riguardando specialità come la carota giallo – viola di Tiggiano, il barattiere, le lenticchie di Altamura, i lampascioni, i funghi cardoncelli, la Cipolla di Zapponeta, Fava di Zollino, Patata di Zapponeta, Pisello nano di Zollino, Pomodoro di Morciano, Fava di Carpino, Cacioricotta caprino orsarese, Lardo di Faeto, Prosciutto di Faeto, Calzone di Ischitella, l’Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e la Patata novella di Galatina, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari”.